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Il Monopoly è sicuramente il gioco da tavolo più famoso al mondo, ormai realizzato in migliaia di versioni differenti, che ricalcano pur sempre il medesimo concetto di base, mai passato di moda, concetto che risale addirittura agli inizi del novecento. Certamente il Monopoly è un gioco di speculazione immobiliare, ma è anche molto altro: potremmo dire che è un simbolo vero e proprio dell’intrattenimento in società di almeno tre differenti generazioni!

Le origini del gioco: Landlord’s Game e Monopoly

Le origini del gioco sono quanto meno controverse. La paternità del Monopoly si fa risalire al Signor Charles Darrow che nel 1930, al culmine della Grande Depressione, sembra avesse inventato questo gioco, dandogli appunto il nome che è giunto fino a noi, per intrattenersi con la sua famiglia nei pomeriggi trascorsi in casa. Il gioco era molto simile a quello che conosciamo ora, con un tabellone creato in carta oleata, in modo che non potesse essere danneggiato facilmente, dei segnaposti o pedine, e tutto l’occorrente per la speculazione immobiliare. Il Signor Charles Darrow vendette il gioco di sua invenzione nel 1935 alla Parker Brothers, ed è da allora che comincia effettivamente la lunghissima storia di questo gioco da tavolo, almeno a livello commerciale.

Tuttavia la Parker Brothers presto si accorse che esisteva un “antecedente” del gioco che aveva acquistato da Charles Darrow, ovvero un gioco decisamente molto simile al Monopoly che era stato creato prima del 1930, sebbene avesse un altro nome, ovvero “Landlord’s Game”. Questo gioco era stato realizzato dalla Signora Lizzie Magie, dattilografa e stenotipista, oltre che creativa ed inventrice; il gioco Landlord’s Game era stato brevettato nel 1904 e presentava delle similitudini davvero sconcertanti con il Monopoly! Infatti il tabellone prevedeva sette spazi rettangolari per ogni lato del quadrato, ed agli angoli erano presenti caselle “speciali” (che hanno poi fatto la fortuna e caratterizzato tutte le edizioni del Monopoly) quali “Go to Jail” e “Public Park.” Le similitudini potrete vederle anche voi nell’immagine sotto riportata che abbiamo trovato girovagando in rete.

landlord's game

Lo scopo del gioco della Signora Magie era in realtà completamente differente da quello che poi si è cristallizzato nel tempo: la signora infatti aveva ideato questo gioco da tavolo per sensibilizzare le persone riguardo la fondamentale ineguaglianza delle opportunità economiche, si potrebbe dire che l’idea della Magie era un Anti-Monopoly vero e proprio. La Parker Brothers, comunque, dopo l’acquisizione dei diritti nel 1935 del gioco omonimo, continuò per qualche anno a fare incetta dei brevetti di giochi simili, per evitare ogni possibile tentativo di plagio. Ed anche la Signora Lizzie Magie cedette, sempre nel 1935, i diritti di Landlord’s Game per un prezzo di 500$!

La controversa genesi del Monopoly: una rivelazione piuttosto recente.

In realtà la Parker Brothers ha sempre occultato la vera genesi del suo gioco di punta, facendo risalire ufficialmente la nascita del gioco esclusivamente al Signor Charles Darrow e negando in ogni modo qualsiasi contiguità con il gioco Landlord’s Game. Tutta la storia della Signora Magie è stata portata alla luce solo nel 1973 a seguito di una controversia legale sorta tra la Parker Brothers e Ralph Anspach, autore del gioco “Anti-Monopoly”, il quale proprio per meglio difendere i propri diritti in tribunale, effettuò delle ricerche e rivelò l’esistenza del gioco Landlord’s Game, decisamente anteriore nella sua creazione a quello “ufficiale” del 1935.

Nonostante oggi la genesi del gioco non sia in discussione, la Hasbro (di cui la Parker Brother è una società controllata) continua a riportare all’interno del poprio sito la “versione ortodossa” della nascita del Monopoly, attribuendola pur sempre al Signor Charles Darrow, che resta e resterà per sempre quindi il simbolo di questo intramontabile gioco da tavolo, con buona pace della Signora Magie, defraudata, obtorto collo, della propria “creatura”.

Il Monopoly dal 1935 ad oggi:

Sebbene nato negli Stati Uniti il Monopoly si diffuse rapidamente in moltissimi altri paesi del Mondo: intorno agli anni ’40 ci sono testimonianze di edizioni del gioco importate anche nei principali paesi europei. Per quel che riguarda l’Italia una delle prime edizioni, in scatola rossa, venne prodotta durante il regime fascista ed ovviamente il nome fu (facilmente) italianizzato in “Monopoli”, nome che restò tale fino agli anni ’80, per poi omologarsi all’originale USA. Più o meno nello stesso periodo storico esso arrivò anche in Gran Bretagna dove a lungo fu una produzione esclusiva della società John Waddington Ltd.

Nel corso degli anni poi il Monopoly è stato rilasciato in alcune versioni speciali, alcune celebrative di un determinato numero di anni di esistenza, come l’edizione per i 40 anni, altre in versioni speciali Deluxe con pedine, case ed alberghi realizzate con materiali di maggior pregio e maggiori dettagli. Ma è a partire dalla fine degli anni 80 che c’è stata una vera e propria esplosione nella produzione di varianti di Monopoly, varianti geografiche, tematiche, cinematografiche e sportive, senza far cenno a quelle varianti che hanno introdotto una qualche lieve differenziazione nello svolgimento del gioco. Insomma ad oggi si contano migliaia di edizioni, talmente tante che probabilmente dedicheremo un articolo per provare ad effettuare una classificazione ragionato (per quanto possibile) della tipologia di edizioni.

 

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