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Kid Icarus è stato da sempre uno dei giochi platform più apprezzati, anche se non tra i più conosciuti, rappresentando quindi un vero e proprio cult del genere. La prima versione per Famicom Disk System risale al 1986, ma quella più famosa è dell’anno successivo, il 1987 per NES, la prima vera console domestica che raggiunge un notevole grado di popolarità. Il gioco è stato poi successivamente implementato con capitoli successivi per Gameboy fino ad arrivare al Nintendo 3DS, ma non ha mai più raggiunto le vette dell’edizione del 1987.

Kid Icarus è stato uno dei platform più belli lanciati dalla Nintendo agli inizi dell’avventura delle console domestiche, anche se a dispetto del successo che riscosse, fu presto dimenticato e quasi accantonato dalla stessa Nintendo, che preferì d’altronde investire su altri giochi della stessa epoca, come Legend of Zelda, che poi divennero una vera e propria saga. Dopo il capostipite del 1987 c’era stato un tentativo da parte della Nintendo di recuperare questo titolo con un sequel (poco riuscito a dire il vero) per Game Boy: Kid Icarus: Of Myths and Monsters. L’ultimo tentativo di riscatto avvenne con il Game Boy Advance, che ne propose una versione portatile interamente tratta dall’originale.

Sebbene fosse caduto nel dimenticatoio, il personaggio del gioco Pit, venne presentato ai più giovani, all’interno di Super Smash Bros Brawl per Nintendo Wii, destando quindi la curiosità delle nuove generazioni. Fu allora che la Nintento decise nel 2012 di sviluppare per il 3DS il sequel denominato Kid Icarus Uprising, ed in contemporanea ne rilasciò una versione dell’originale del 1987, sviluppata in portabilità e con qualche miglioria grafica come la profondità 3D, che per un periodo limitato è stato possibile scaricare gratuitamente dallo store di Nintendo, sempre per il 3DS. Questa versione, nel gameplay perfettamente uguale all’originale, prendeva il nome di 3D Classics Kid Icarus (la serie 3D classics conteneva anche altri titoli provenienti dall’esperienza NES ed ancora apprezzati dai giocatori, come ad esempio Kirby’s adventure).

3d classics kid icarus

Kid Icarus: trama e svolgimento del gioco

L’angelo eponimo, Pit, ex capo della guardia personale di Palutena, la Dea della Luce e sovrana di Angel Land, è stato liberato da una prigione negli Inferi dalla suddetta Dea, utilizzando le sue ultime forze, in modo da poter viaggiare verso il palazzo nel cielo per salvarla dalle grinfie malvagie di Medusa, la Dea delle Tenebre che governava Angel Land insieme a Palutena. Durante il suo viaggio, Pit dovrà riconquistare i tre Sacri Tesori della Luce, indispensabili per avere una chance nella battaglia finale contro Medusa. Questa che potremmo definire a grandi linee la trama del gioco, è ovviamente desunta dalle notizie rinvenute sul libretto di istruzioni che c’era all’epoca insieme alla cartuccia NES, in quanto i giochi del tempo, solo in rarissimi casi, indugiavano nello storytelling, limitandosi a far interagire il giocatore con l’ambiente di gioco, ovvero le varie regioni ed i vari livelli (in genere la struttura era questa, piuttosto semplice per un videogiocatore odierno!).

Per compiere la propria missione Pit può usare arco e frecce per sconfiggere i nemici che incontra sul suo cammino: queste sono le uniche armi che ha a disposizione. Tuttavia sconfiggere i nemici aumenta il punteggio del giocatore, a a sua volta influisce sull’esperienza di Pit. Quando aumenta l’esperienza aumenta anche la barra della salute di Pit, rendendo quindi il percorso da affrontare un minimo più accessibile. Sconfiggere il maggior numero possibile di nemici diventa quindi una necessità, se si vuole avere una possibilità contro gli sciami di forze maligne di Medusa. I nemici, inoltre, lasciano anche cuori, o pezzi di essi, che fungono da moneta di scambio per l’acquisto di oggetti.

L’azione, come nei platform del tempo,  si svolge in 2D con livelli a scorrimento laterale da sinistra verso destra ed in alcuni casi (tipicità questa proprio di kid icarus) dal basso verso l’alto. La prima e la terza regione, il Mondo Sotterraneo e il Mondo del Cielo, sono caratterizzate da livelli che scorrono verticalmente (Pit riapparirà sulla sinistra dello schermo se esce da destra e viceversa), mentre la seconda regione scorre orizzontalmente.

Al termine dell’esplorazione di ogni regione Pit dovrà poi affrontare il livello del “boss” (per dirla alla Mario Bros), l’unico livello “statico” ovvero senza alcun tipo di scorrimento, un pò alla maniera di Zelda, ma con una visuale prospettica differente. Dopo aver sconfitto il “boss” nel livello finale di ogni regione, Pit riceverà il tesoro corrispondente, che unitamente agli altri servirà a terminare il gioco.

All’interno delle tre regioni il gioco è decisamente “lineare”, nel senso che seguendo il percorso (verticale od orizzontale, a seconda della regione) si raggiunge comunque il livello finale del “boss”, senza necessità quindi di esplorazione o di trovare il percorso da soli. L’unica “deviazione” che è consentito fare riguarda alcune “camere” come quelle del tesoro e quelle dell’addestramento sacro, accessibili tramite delle porte situate lungo il percorso principale, camere dalle quali una volta completato il compito specifico, si ritorna esattamente sul percorso principale, alla porta che avevamo imboccato.

Nei soli livelli finali con il “boss” è prevista un minimo di esplorazione: questi livelli sono infatti più dendritici di quelli precedenti, e spesso per riuscire ad orientarsi Pit deve trovare una mappa ed illuminare il percorso con una torcia, oltre ad aiutarsi con altri oggetti per il completamento della regione. Nei sotterranei del livello finale di ogni regione vivono i maghi delle melanzane, che infliggono a Pit la maledizione della melanzana, trasformandolo proprio in una melanzana (abbiamo sempre trovato buffa questa cosa) rendendolo incapace di usare l’arco o qualsiasi altro mezzo di attacco. Tuttavia dopo essere stato trasformato in melanzana Pit può trovare nei dintorni uno o più ospedali in cui la maledizione della melanzana può essere annullata, ma a volte è necessario ripercorrere il labirinto a ritroso. All’interno del gioco poi vi sono altre interazioni, come la contrattazione con i mercanti per l’acquisto di oggetti, o la distruzione dei covi dei nemici, luoghi in cui è possibile far aumentare l’esperienza di Pit e quindi aumentarne la barra della vita.

L’intera avventura è supportata da un’epica colonna sonora composta da Hirokazu “Hip” Tanaka, famoso per aver composto molte delle più antiche colonne sonore dei giochi Nintendo.

Conclusione: Kid Icarus, action-platform o RPG?

Sebbene Kid Icarus venga classificato sempre come un platform, all’interno del gioco ci sono delle meccaniche, come la possibilità di addestrare Pit, per renderlo man mano più efficiente, tipiche dei giochi RPG. Kid Icarus resta un classico assoluto dei retrogams. Esistono in rete tanti emulatori e tante ROM che vi consentono di provarlo sul vostro PC (ma non siappiamo quanto possa essere legale). Ma andando su ebay una console originale NES e qualche cartuccia non costano poi così tanto: volete mettere la soddisfazione di giocarci “dal vero” come quasi 50 anni fa?

 

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