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L’Oculus Quest 2 è il nuovo lettore VR stand-alone prodotto da Meta (Facebook) ed è, tutto sommato, un dispositivo accessibile a tutte le tasche. Noi abbiamo provato la versione con 256GB di memoria interna ed è stata la nostra prima esperienza nella realtà virtuale, esperienza che ha superato le nostre aspettative. Analizziamo nel dettaglio i punti di forza e le pecche di questo visore.

La domanda è: vale la pena acquistare l’Oculus Quest 2? Il nuovo dispositivo targato Meta offre un’esperienza VR completamente wireless, una discreta definizione grafica, ed uno store con moltissime applicazioni, ad un prezzo decisamente contenuto. Già da queste prime righe si può notare come il nostro giudizio sia positivo, ma ovviamente proveremo in questo articolo ad argomentare la nostra posizione in modo più analitico e dettagliato.

Anche chi non si fosse mai interessato al mondo della realtà virtuale conosce il marchio Oculus che da anni è all’avanguardia nel segmento consumer per l’esperienza VR, campo il cui dispositivo apripista, l’Oculus Rift ha convito poi il colosso Meta/Facebook ad aquisire la compagnia ed a farne parte integrande del proprio brand. La versione 2 dell’Oculus Quest, il primo dispositivo completamente stand-alone (ovvero senza la necessità di essere collegato ad un computer) migliora l’esperienza del precedente e soprattutto riesce a fornire prestazioni eccellenti per un prezzo di ingresso di poco inferiore (per la versione con 64GB di memoria interna) ai 350€.

Il prezzo è quindi estremamente vantaggioso per un visore VR che offre tutta una serie di opportunutà: se da un lato il sistema proprietario richiede necessariamente un account Meta (Facebook) ed ha il proprio store integrato, elemento questo che potrebbe essere considerato “limitativo”, dall’altro l’Oculus Quest 2 ha due diverse opzioni di connettività, sia via cavo che wireless, per poter essere collegato al computer; da questo punto di vista la compatibilità con SteamVR, rende le possibilità di utilizzo di questo dispositivo decisamente più ampie. Da notare che la denominazione ufficiale di questo dispositivo è passata da Oculus Quest 2 a Meta Quest 2, ovviamente a seguito della ristrutturazione aziendale di Facebook, che ne ha portato alla nascita di Meta.

Le versioni disponibili al momento del lancio erano tre e differivano tra loro esclusivamente per la capacità di memoria interna integrata, su cui installare le applicazioni presente nello store interno al sistema: si andava dall’entry-level da 64GB, passando per i 128GB ed arrivando al massimo di 256GB. Oggi, al momento in cui scriviamo questo articolo, e dopo il cambio di nome del prodotto in Meta Quest 2, le versioni che si trovano commercializzate sono soltanto due: 128GB e 256GB; da notare comunque che la versione da 128GB ha lo stesso prezzo di base (349€) di quella da 64GB al momento del lancio del prodotto. Noi abbiamo effettuato l’acquisto su Amazon Italia, che ha uno store Meta all’interno della propria piattaforma: la consegna è avvenuta in un solo giorno lavorativo. Il prodotto si presenta con un ottimo packaging al cui interno sono presenti il visore, i due controller per le due mani, le pile AA dei due controller e un distanziatore da inserire nel visore per chi portasse gli occhiali. Specifichiamo che mentre i due controller necessitano delle batterie AA di cui si è detto, il visore si carica con un caricatore via cavo USB-C in dotazione: in teoria sarebbe possibile utilizzare il VR anche mentre carica, ma la lunghezza del cavo di carica rende decisamente impossibile interagire con i mondi virtuali…. Ecco di seguito la foto del nostro acquisto

Meta Quest 2

L’unico svantaggio del Meta Quest 2, e lo abbiamo già accennato sopra, è che per funzionare esso necessita di un account Facebook con cui collegarsi al sistema; questo aspetto potrebbe scoraggiare coloro che sono più interessati alla propria privacy, e magari vorrebbero evitare di associare al proprio profilo social il VR in questione. Inoltre qualora si perdesse l’accesso all’account tutti gli acquisti effettuati nello store per le applicazioni VR andrebbero irrimediabilmente perse.

La nostra recensione di Meta Oculus Quest 2: design, display e funzionalità principali

Il visore Oculus Quest 2 è decisamente compatto e robusto, e tra l’altro è comodo da indossare, essendo rivestito nella parte interna (come si può agevolmente vedere dalla foto in alto) da un morbido tessuto spugnoso. Ovviamente questa sensazione di confort diminuisce man mano che aumenta il tempo di “immersione” nella realtà virtuale, e tra l’altro, soprattutto d’estate, il calore che si sprigiona potrebbe essere poco piacevole. Il lato anteriore del visore è completamente bianco, quasi anonimo, e sulla sua superfice sono disposti una serie di sensori ad infrarossi, che unitamente a quelli presenti nei due controller consentono di collocare il corpo nello spazio della realtà virtuale, all’interno del confine di gioco che bisogna impostare ad ogni avvio dell’esperienza VR.

Gli altoparlanti interni sono piuttosto potenti, si sentono bene, ma hanno quale controindicazione il fatto incontestabile che anche chi è fuori dal visore riesca a sentire quello che stiamo facendo all’interno della realtà virtuale (cosa non del tutto consigliabile se vorrete fare delle esperienze “hot” all’interno del VR!). Per chi ne avesse necessità comunque l’Oculus Quest 2 dispone di un jack 3,5 per potervi accoppiare delle cuffie.

controller oculus questI due controller sono costruiti “ergonomicamente” per le due mani, uno sinistro e l’altro destro (vi è sull’impugnatura l’indicazione classica L-R) e presentano una zona “facciale” in alto, una zona a livello dell’impugnatura. Nella zona facciale sono presenti due pulsanti ed una leva in stile analogico, oltre a due pulsanti più incassati, il pulsante del menu sul controller sinistro e quello Oculus sul controller destro. A livello dell’impugnatura sono presenti invece due grilletti. Il tutto si completa con dei laccetti da legare attorno ai polsi (come nel wiimote per fare un’esempio “storico) onde evitare che possano accidentalmente cadere. Potete vedere la disposizione dei pulsanti di cui si è detto dalla foto sotto riportata.

Per quanto riguarda il display, ogni lente ha una risoluzione di 1832 x 1920. Si tratta di un salto notevole se si proviene dal PSVR (960 x 1080) ed è superiore ai 1600 x 1440 del Valve Index. Purtroppo il campo visivo è di soli 90 gradi, appena inferiore a quello del PSVR, ma l’Oculus Quest 2 può raggiungere una frequenza di aggiornamento di 120 Hz. Il display dell’Oculus Quest 2 pur essendo LCD, riesce grazie a una serie di menu vivaci, a non risultare mai piatto o privo di contrasto.

Per quanto riguarda l’interfaccia VR, all’interno dell’ambiente Oculus Quest 2 sono presenti due menu fluttuanti facilmente accessibili, e lo store è decisamente ricco di applicazioni. La creazione del sistema di confini, può avvenire in modo manuale, selezionando un area libera all’interno della quale ci muoveremo nell’esperienza virtuale, od utilizzando i confini stazionari, comodi soprattutto da seduti e generati automaticamente dal sistema; questa modalità è comoda per alcune interazioni come la visualizzazione di video 360 o l’esperienza all’interno di musei virtuali, che non necessitano di particolare movimento.

Le applicazioni nello store di Quest 2 sono però piuttosto care, e spesso non è prevista la portabilità tra le diverse piattaforme. Se avete delle applicazioni già acquistare per l’Oculus Rift, non è detto che queste compaiano all’interno dello store del Quest 2, e pertanto potreste doverle comprare di nuovo.

Connettività wireless e via cavo

L’elemento di forza principale dell’Oculus Quest 2 è che si tratta di un visore VR che potremmo definire 2-in-1, in quanto non solo ha un proprio sistema ed un proprio store integrato, ma ha anche la possibilità di essere collegato ad un computer da gaming, sia attraverso un cavo di collegamento che attraverso la funzionalità wireless (al momento in beta, ma tutto sommato piuttosto efficiente se si rimane in un range di diametro non superiore ai tre-quattro metri dal computer a cui ci si connette). Questa possibilità di connettere l’Oculus Quest 2 al computer, consente di usufruire anche dei giochi progettati esplicitamente per il Rift o Rift 2, oltre che tutti gli altri giochi in VR che siano compatibili con SteamVR.

In particolare la possibilità di connettersi attraverso SteamVR a tutte le applicazioni ed i giochi in VR del PC, indipendentemente che siano o meno create appositamente per l’Oculus, rende l’acquisto di questo visore sicuramente un’ottima scelta. Per quanto riguarda le due tipologia di connettività, il cavo proposto da Meta arriva ad un massimo di lunghezza di 5 metri, il che significa che dovrete organizzare lo spazio intorno al vostro PC per poter usufruire al meglio dell’ambiente; inoltre il cavo originale è decisamente caro, oltre 80€! In alternativa però la funzionalità wireless, sebbene in beta, sembra funzionare piuttosto bene… a volte si impalla ed il vostro mondo virtuale esploderà in una serie di poligoni senza senso e soluzione di continuità… ma basta riavviare il VR e tutto torna alla normalità.

Prestazioni e Conclusioni

Per concludere l’Oculus (ripetiamo ora Meta) Quest 2 ha un processore Snapdragon XR2 che unito a 6GB di RAM interna rende l’esperienza virtuale decisamente fluida. Il prezzo di partenza per la versione 128GB di memoria interna (ricordiamo che la versione da 64GB è fuori produzione ormai) ci sembra accessibile, e decisamente inferiore a quello di blasonato console di gioco tradizionale, mentre l’esperienza fornita ha comunque superato le nostre aspettative. Il rapporto qualità prezzo a nostro avviso vale l’acquisito.

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